Recupero scatto 2013: la strada da battere è quella contrattuale

Il blocco dello scatto del 2013 che penalizza i due terzi del personale scolastico, insieme al blocco del rinnovo dei contratti nazionali pubblici, al blocco delle progressioni di carriera per anzianità negli anni 2011-2012-2013, alla cancellazione del gradone 0-2, al blocco delle posizioni economiche ATA, fu deciso nella stagione dei tagli ai settori pubblici, in particolar modo all’istruzione.

Nel corso di tutti questi anni La FLC ha percorso la via giudiziale, che si è dimostrata impervia poiché la Corte Costituzionale, ha affermato la legittimità della disposizione legislativa ritenendo prevalenti le ragioni di contenimento della spesa pubblica.

Ragione per cui oggi riteniamo impraticabile la vertenza legale in quanto l’esito sfavorevole sarebbe certo, quindi inefficace e addirittura rischioso, dal punto di vista economico, per i lavoratori.

Con altra sentenza invece, la n. 178/15, la Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità del blocco della contrattazione nazionale ma niente dice sul tema del recupero dello scatto 2013.

Ed è su questo che vogliamo far leva perché il recupero del blocco dello scatto del 2013 nella progressione salariale per il personale scolastico non può che passare dalla regolarità dei rinnovi dei contrattuali e dallo stanziamento di risorse congrue per l’equiparazione agli

altri settori pubblici.

La FLC CGIL in tutti questi anni ha rivendicato il diritto al ripristino della validità del 2013, promuovendo mobilitazioni, astensioni dal lavoro, vertenze.

Non è rimasta a guardare, come hanno fatto altre organizzazioni, le stesse che ieri hanno avallato quelle scelte con la stipula di accordi separati, e oggi, contraddicendo sé stessi , stanno promuovendo ricorsi legali con il malcelato e unico scopo di fare qualche iscritto in più.

È utile ricordare che allora non abbiamo condiviso e tantomeno sottoscritto gli accordi sindacali che hanno utilizzato il FMOF per recuperare gli anni 2011 e 2012, che prevedevano l’utilizzo di risorse già destinate ai lavoratori, compromettendo parte dell’offerta formativa (abbiamo invece sottoscritto l’accordo per il ripristino delle posizioni economiche ATA perché non era sottrattivo di risorse contrattuali).

Noi siamo un’organizzazione sindacale seria, che non butta fumo negli occhi dei lavoratori, ma ne persegue gli interessi. Il recupero dello scatto del 2013 è un diritto che deve essere restituito ai lavoratori e la FLC proseguirà la propria mobilitazione fino al raggiungimento di questo obiettivo.

In questo contesto, la FLC CGIL ritiene comunque la diffida, che potete scaricare qui, strumento cautelativo, non rischioso, utile per bloccare la prescrizione, anche se di per sé non risolutivo per il recupero del blocco. Quindi, un atto di precauzione, a costo zero, ma senza reali prospettive.

La diffida con allegato il documento d’identità, deve essere inviata dal lavoratore via pec al seguente indirizzo: dpit@postacert.istruzione.it

Importante: non esiste alcun termine per agire, contrariamente a quanto indicato da alcune sigle sindacali che indicano detto termine probabilmente per una ragione organizzativa propria: la pubblicazione della norma sul blocco della progressione economica 2013 in gazzetta ufficiale è del 25 ottobre 2013, ed essendo la ipotetica prescrizione di 10 anni, la possibile scadenza potrebbe essere per il prossimo ottobre.

Allegato:

Diffida